Il vangelo cristiano
Il vangelo cristiano giunto fino a noi (inteso come il Nuovo Testamento della Bibbia) è il testo principale, anzi, l'unico, a cui fa riferimento la morale della gente comune nelle società impregnate di cultura cristiana. Tale testo è, a nostro avviso, incompatibile con la modernità. La sua “buona novella” (questa è l’etimologia di "vangelo") non è più buona, ammesso che lo sia mai stata.
La morale di cui abbiamo bisogno
Per affrontare le sfide del nostro tempo e per evitare il rischio di una catastrofica estinzione della nostra specie a causa dei conflitti armati, del capitalismo sfrenato, della ricerca scientifica e teconologica non controllate, dello sfruttamento illimitato delle risorse naturali, e dell’inquinamento del pianeta, abbiamo bisogno di sostituire il vangelo cristiano con una raccolta di regole morali compatibile con le conoscenze scientifiche, psicologiche e filosofiche del nostro tempo. Dovrebbe essere un opuscolo e/o un sito web in cui siano delineate le regole di condotta essenziali per il benessere psico-fisico e per la convivenza pacifica di tutti gli esseri umani.
Gli inconvenienti del vangelo cristiano
A nostro parere il vangelo cristiano ha una serie di inconvenienti che lo rendono anacronistico e impraticabile, tra cui i seguenti.
- Fa continuamente riferimento a un Dio inteso come autorità suprema e assoluta che premia e castiga gli umani in funzione di una cieca sottomissione al suo volere. Questi riferimenti sviliscono l'uomo riducendolo a schiavo di un arbitrio innaturale, sono incompatibili con l’ateismo e l’agnosticismo sempre più diffusi.
- Propone un’etica non realistica, praticabile solo da “santi” e non da persone comuni. Amare il prossimo come se stessi, porgere l’altra guancia in caso di offesa, rinunciare ad ogni ricchezza, ecc. sono precetti fondamentali della dottrina evangelica, che però quasi nessuno dei cristiani pratica, determinando una discrepanza strutturale tra credenza religiosa e comportamento effettivo verso il prossimo. Tale discrepanza dà spesso luogo ad un senso di colpa che genera inutili sofferenze.
- Sminuisce l’importanza della felicità terrena (fino al disprezzo di essa) a favore di quella ultraterrena. Elogia e glorifica i perdenti e i sofferenti promettendo loro una ricompensa dopo la morte. Dice che “gli ultimi saranno i primi”, ma non in questa vita. Una promessa che non vale nulla per chi non crede in una vita dopo la morte, né nell’esistenza di un Dio giudicante.
- Giustifica la necessità di rispettare il prossimo e di solidarizzare con esso solo in virtù di un'imposizione divina. Infatti, per il Vangelo dovremmo essere altruisti perché Dio ce lo chiede, per cui chi non crede in Dio non trova alcun motivo per amare il prossimo.
- Condanna chi non accetta il messaggio cristiano o non rispetta la legge divina. Infatti Gesù si adira contro gli empi e dice che “chi non è con me è contro di me”. Una frase tutt'altro che pacifista, che suona come una sfida e una minaccia di punizione nei confronti dei non credenti. Tale atteggiamento rischia di polarizzare la società dividendola in due schieramenti (credenti contro non credenti) in lotta tra loro senza possibili compromessi né reciproca accettazione. Infatti, in nome del vangelo (in quanto emblema del cristianesimo) sono stati commessi innumerevoli crimini e genocidi ad opera o per ordine delle autorità cristiane.
- Fa leva sui miracoli per convincere i fedeli della natura divina di Gesù, rendendo l'intero testo irrilevante agli occhi di chi non crede nei miracoli stessi.
- Impone di credere acriticamente alle affermazioni di Gesù presentandole come verità assolute, indiscutibili e sufficienti per piacere a Dio.
- La figura di Cristo costituisce pertanto un modello impossibile da imitare, se non in modo illusorio, finto o colpevolizzante.
I requisiti della morale laica
Nessuno dei difetti sopra elencati deve trovarsi nel nuovo "vangelo", i cui requisiti possono essere riassunti come segue.
- Deve proporre regole morali senza fare riferimento ad agenti soprannaturali né esoterici (per questo lo chiamo vangelo laico), ma deve basarsi su fatti naturali descritti dalla biologia e dalle scienze umane e sociali. Esempi di regole morali in tal senso si trovano in questa pagina.
- Deve porsi come obiettivo la minore sofferenza e la maggiore gioia possibili per l’intera umanità, in questa vita.
- Deve partire dallo studio dei bisogni umani e delle cause che ne ostacolano la soddisfazione.
- Deve divulgare idee (sulla vita in generale e sulla natura umana in particolare) che tutti possano comprendere, e deve raccomandare comportamenti virtuosi che tutti possano praticare senza eccessive difficoltà. In altre parole, non deve essere elitario, ma popolare, cioè deve essere comprensibile da chiunque possieda un'istruzione media.
- Non deve avere la presunzione di affermare verità assolute, ma la consapevolezza di offrire conoscenze suscettibili di essere migliorate e corrette. A tale scopo, per non assumere un tono troppo grave e arrogante, e per non incutere soggezione, deve includere un giusta dose di ottimismo, di poesia e di umorismo.
- Non deve essere contraddittorio, né arbitrario, né soggettivo. A tale scopo deve essere scritto da una commissione ben coordinata di “evangelisti” laici di larghe vedute.
Questo libro-sito è un tentativo di costruzione del "vangelo" laico sopra prefigurato. Nella pagina Evangelisti si trovano informazioni sui suoi autori.