Coscienza morale
Consapevolezza del valore morale del proprio agire.
Etica
Nel linguaggio filosofico, ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso sé stessi e verso gli altri, e quali i criterî per giudicare sulla moralità delle azioni umane. In senso più ampio, complesso di norme morali e di costume che identificano un preciso comportamento nella vita di relazione con riferimento a particolari situazioni storiche.
Filosofia morale
A parte della filosofia che ha per suo oggetto l’azione e il comportamento dell’uomo, ne analizza i modi, le condizioni e i fini, spesso in relazione a leggi, principî o norme morali a cui tale comportamento si attiene o dovrebbe attenersi.
Giustizia
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. (2) In senso assoluto e più oggettivo, il riconoscimento e il rispetto dei diritti altrui, sia come consapevolezza sia come prassi dell’uomo singolo e delle istituzioni.
Giusto
(1) Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia. (2) In senso religioso-morale, e per lo più come singolare maschile, chi vive o è vissuto rettamente, procedendo nella via del bene e seguendo i precetti della religione. (3) Che è conforme a giustizia, ossia, propriamente, a un diritto naturale o positivo; che è detto o fatto con giustizia. (4) Legittimo, che ha un motivo ragionevole. (5) Che ha radici nel vero, che risponde a verità. (6) Che risponde perfettamente alle esigenze, allo scopo, o all’uso a cui è destinato; quindi adatto, appropriato, conveniente, opportuno. (7) he è nella misura, nella quantità richiesta, che è appunto come deve essere, quindi normale, regolare e simili.
Immorale
Di persona che agisce in modo apertamente contrario alle norme della morale. Più spesso, di cosa che offende la morale o che ha per effetto di suscitare sentimenti riprovati dalla legge morale.
Laico
Che non appartiene al clero o è comunque da esso indipendente, e più genericamente che non ha carattere religioso o confessionale. Che s’informa ai caratteri del laicismo (in opposizione a confessionale). Chi fa professione di laicismo, chi si dichiara indipendente da ogni forma di dogmatismo confessionale. Di persona, gruppo, movimento, atteggiamento che dichiari programmaticamente la propria autonomia da dogmatismi ideologici di qualsiasi genere.
Metalogo
Dialogo tra due o più persone intorno al modo di affrontare e discutere un particolare tema. Si presentano come copioni teatrali. Sono una specie di metacomunicazione, ovvero di comunicazione sulla comunicazione stessa, cioè sul modo di comunicare e specialmente sul significato delle parole che vengono usate nel comunicare.
Morale
(1) Relativo al giudizio di valore del comportamento di un essere umano (buono o cattivo, giusto o ingiusto). (2) Cosa che è conforme a una norma morale ritenuta universalmente valida, o che non offende, in un dato contesto storico e sociale, i principî morali correnti. Riferito a persona, che agisce secondo una legge morale (contrapposto a immorale e amorale). (3) Insieme di consuetudini e di norme riconosciute come regole di comportamento da una persona, un gruppo, una società, una cultura. (4) Dottrina filosofica intorno al bene e al male; è sostanzialmente lo stesso che etica (o filosofia morale). (5) L’insegnamento pratico che deve trarsi dalla lettura di una favola; anche la frase che lo enuncia alla fine di essa, secondo una tradizione che risale alle favole attribuite a Esopo
Scandalo
(1) Turbamento della coscienza e della serenità altrui, provocato da azione, contegno, fatto o parola che offra esempio di colpa, di male o di malizia. (2) Cosa, comportamento che dà scandalo; azione o omissione riprovevole in sé o in apparenza, che è, al prossimo, incitamento o occasione di colpa; più genericam., parola, azione o fatto che offende la coscienza e i sentimenti morali, suscitando sdegno e riprovazione. (3) Fatto o situazione che ha aspetti contrarî ai principî morali o sociali correnti, e che desta l’interessamento dell’opinione pubblica o di un determinato ambiente, spec. se coinvolge persone di grado o posizione elevati o comunque in vista.
Senso morale
Capacità di distinguere ciò che è bene da ciò che è male.
Vangelo
(1) Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento detti v. canonici (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni) in quanto accolti nei canoni della Bibbia. Spesso il significato è adoperato con valore collettivo, per indicare il complesso dei quattro vangeli. (2) Complesso dei principî fondamentali di una dottrina.