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{"id":214,"date":"2021-06-25T19:14:40","date_gmt":"2021-06-25T17:14:40","guid":{"rendered":"https:\/\/vangelolaico.it\/?page_id=214"},"modified":"2021-06-27T09:42:06","modified_gmt":"2021-06-27T07:42:06","slug":"altre-citazioni","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/vangelolaico.dardo.eu\/altre-citazioni\/","title":{"rendered":"Altre citazioni"},"content":{"rendered":" \r\n

Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni egualmente comode che ci dispensano, l'una come l'altra, dal riflettere (Henri Poincar\u00e9, \u00abLa scienza e l'ipotesi\u00bb, 1902). \r\n

La religione \u00e8 una delle forme dell'oppressione spirituale (Nikolaj Lenin, \u00abSocialismo e religione\u00bb, 1905). \r\n

Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosit\u00e0 individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale. La somiglianza essenziale risiederebbe nella fondamentale rinuncia all'attivit\u00e0 di pulsioni date costituzionalmente; e la differenza principale nella natura di tali pulsioni, che sono nella nevrosi di origine esclusivamente sessuale, nella religione di origine egoistica (Sigmund Freud, \u00abAzioni ossessive e pratiche religiose\u00bb, 1907). \r\n

Una cosa mi ha sempre profondamente stupito: che i credenti di tutti i tempi abbiano cercato e fornito prove dell'esistenza di Dio. E, naturalmente, tutte queste prove sono irrefutabili per coloro che le utilizzano. Disgraziatamente sono tali soltanto per loro: provano che essi credono in Dio, e niente pi\u00f9 (F\u00e9lix Le Dantec, \u00abL'ateismo\u00bb, 1910). \r\n

La psicoanalisi ci ha insegnato a riconoscere l'interconnessione esistente tra complesso paterno e fede in Dio, ci ha indicato che il Dio personale non \u00e8 altro, psicologicamente, che un padre innalzato, e ci pone ogni giorno sotto gli occhi i casi di giovani che perdono la fede religiosa appena vien meno in loro l'autorit\u00e0 paterna (Sigmund Freud, \u00abUn ricordo d' infanzia di Leonardo da Vinci\u00bb, 1910). \r\n

La Bibbia \u00e8 letteratura, non dogma (George Santayana, \u00abIntroduzione all'Etica di Spinoza\u00bb, 1910). \r\n

Se una fabbrica paga le tasse e la chiesa no, vuol dire che un giorno la chiesa prender\u00e0 possesso della fabbrica (Lemuel K. Washburn, \u00abIs The Bible Worth Reading?\u00bb, 1911). \r\n

Anticamente migliaia di d\u00e8i parevano pochi; oggid\u00ec uno \u00e8 di troppo (Carlo Dossi, \u00abNote azzurre\u00bb, 1912). \r\n

Il Diavolo ha reso tali servig\u00ee alla Chiesa, che io mi meraviglio com'esso non sia ancora stato canonizzato per santo (ibidem). \r\n

L'irreligiosit\u00e0 moderna \u00e8 una nuova freschezza di spirito, un atto morale, una liberazione. L'irreligiosit\u00e0 \u00e8 una difficolt\u00e0, un carico, un obbligo, un dovere maggiore. In questo senso ci rende nobili. \u00c8 l'emulazione con la virt\u00f9 passata. Noi, irreligiosi, possiamo e dobbiamo essere da tanto quanto gli uomini passati, religiosi. Anzi di pi\u00f9; o meglio: altrimenti (Giuseppe Prezzolini, \u00abPunti, spunti, appunti per le \"Parole di un uomo moderno\"\u00bb, 1915). \r\n

L'uomo non pu\u00f2 vivere senza una perenne fiducia in qualcosa d' indistruttibile in s\u00e9, la qual cosa non esclude che, sia tale fiducia, sia quell'elemento indistruttibile, gli possano restare perennemente nascosti. Uno dei modi coi quali pu\u00f2 esprimersi questo nascondimento \u00e8 la fede in un Dio personale (Franz Kafka, \u00abQuaderni in ottavo\u00bb, 1917). \r\n

Una domanda ha senso soltanto se presupponiamo quella classe di cose una delle quali sarebbe la risposta. Occorre che noi conosciamo questa classe per enunciare la domanda. Se non \u00e8 cos\u00ec, la nostra domanda crea questa classe, e non \u00e8 pi\u00f9 una domanda, \u00e8 una proposizione affermativa mascherata. Chi ha fatto il Mondo? Questa non \u00e8 una domanda. \u00c8 un dogma (Paul Val\u00e9ry, \u00abQuaderni\u00bb, 1918). \r\n

La fede \u00e8 un crampo, una paralisi, un'atrofia della mente in certe posizioni (Ezra Pound, \u00abSelected Prose\u00bb, 1921). \r\n

Se oggi i popoli civili pi\u00f9 non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, hanno altre credenze che non pi\u00f9 di questa si accostano alla realt\u00e0 (Vilfredo Pareto, \u00abTrasformazioni della democrazia\u00bb, 1921). \r\n

Credo nella religione del dubbio. Ecco, questa \u00e8 la mia religione (Pietro Gobetti). \r\n

La crudelt\u00e0 \u00e8 il principale attributo di Dio (Andr\u00e9 Gide, \u00abI falsari\u00bb, 1925). \r\n

L'uomo si crea un Dio a propria immagine, e ogni Dio invecchia insieme con gli uomini che lo hanno creato (David Herbert Lawrence, \u00abIl serpente piumato\u00bb, 1926). \r\n

Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdit\u00e0 che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupirci oltremodo (Sigmund Freud, L'avvenire di un'illusione, 1927). \r\n

La nostra concezione di Dio deriva dall'antico dispotismo orientale, ed \u00e8 una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di s\u00e9 stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore [.] Non bisogna rimpiangere il passato o soffocare la libera intelligenza con idee che uomini ignoranti ci hanno propinato per secoli. Occorre sperare nell' avvenire e non voltarsi a guardare a cose ormai morte che, confidiamo, non rivivranno pi\u00f9 in un mondo creato dalla nostra intelligenza (Bertrand Russell, \u00abPerch\u00e9 non sono cristiano\u00bb, 1927). \r\n

Credo che quando morir\u00f2 il mio corpo si decomporr\u00e0, e nulla del mio io sopravviver\u00e0. Non sono giovane, e amo la vita, ma disprezzo il terrore dell'annichilimento. La felicit\u00e0 non \u00e8 meno vera solo perch\u00e9 finisce, e nemmeno il pensiero e l'amore perdono valore perch\u00e9 non sono eterni (ibidem). \r\n

\u00c8 divertente udire il cristiano odierno esaltare la dolcezza e la ragionevolezza della sua religione, ignorando che questa dolcezza e questa ragionevolezza sono dovute all'insegnamento di uomini, un tempo perseguitati dai cristiani (ibidem). \r\n

Se un filosofo \u00e8 un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c'\u00e8, un teologo \u00e8 l'uomo che riesce a trovare quel gatto (ibidem). \r\n

Per un fanciullo la religione significa semplicemente paura. Dio \u00e8 un uomo potente che vede tutto; Egli pu\u00f2 vederti dovunque tu sia. Per un fanciullo spesso ci\u00f2 significa che Dio pu\u00f2 persino vedere quello che avviene sotto le coperte. E introdurre la paura nella vita di un fanciullo \u00e8 il peggiore di tutti i delitti (Alexander S. Neill, \u00abIl fanciullo difficile\u00bb, 1927). \r\n

Quando si \u00e8 vinti si diventa cristiani (Ernest Hemingway, \u00abAddio alle armi\u00bb, 1929). \r\n

Ci vuol tempo per strappare alla fede e per educare allo scetticismo; tempo, e non poco sforzo e dolore. Soltanto lo scettico della terza generazione \u00e8 veramente sicuro: suo nonno deve aver accettato il denaro del Diavolo quando era ancora celibe (Henry Louis Mencken, \u00abTrattato sugli Dei\u00bb, 1930). \r\n

L'unico vero modo per conciliare scienza e religione \u00e8 di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione (ibidem). \r\n

Il fatto che le minacce dell'inferno abbiano una loro utilit\u00e0 sociale non \u00e8 un argomento a sostegno della verit\u00e0 della religione: \u00e8 semplicemente un argomento a sfavore della specie umana (ibidem). \r\n

La teologia \u00e8 il tentativo di spiegare l'inconoscibile nei termini di ci\u00f2 che non vale la pena conoscere (ibidem). \r\n

La fede: una credenza assurda nell'eventualit\u00e0 dell'improbabile (ibidem). \r\n

La parola \"credere\" \u00e8 una cosa difficile per me. Io non credo. Devo avere una ragione per certe ipotesi. Anche se conosco una cosa non \u00e8 detto che debba crederci (Carl Gustav Jung). \r\n

La religione \u00e8 ci\u00f2 che l'individuo fa con la propria solitudine (Alfred North Whitehead). \r\n

La malattia dell'uomo \u00e8 la coscienza, la malattia della coscienza \u00e8 dio (Antonin Artaud). \r\n

Non c'\u00e8 egoismo cos\u00ec insopportabile quanto quello del cristiano riguardo alla sua anima (William Somerset Maugham). \r\n

I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti (George Orwell). \r\n

Se volete combattere i dittatori, cominciate dal primo: Dio! (Alberto Savinio). \r\n

Crassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ci\u00f2 che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza? (Ugo Ojetti, \u00abSessanta\u00bb, 1937). \r\n

Quando una religione ha la pretesa di imporre la sua dottrina all' umanit\u00e0 intera, si degrada a tirannia e diventa una forma di imperialismo (Rabindranath Tagore, \u00abDiscorso per il centenario di Ramakrishna\u00bb, 1937). \r\n

Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal coraggio. Essa tratta il sapere, che \u00e8 un prodotto del dubbio; e col procacciare sapere a tutti su ogni cosa, tende a destare il dubbio in tutti (Bertold Brecht, \u00abVita di Galilei\u00bb, 1938-55). \r\n

Siccome Dio poteva creare una libert\u00e0 che non consentisse il male (cfr. lo stato dei beati liberi e certi di non peccare), ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. \u00c8 quindi un banale caso di masochismo (Cesare Pavese, \u00abIl mestiere di vivere\u00bb, 1938). \r\n

La massima sventura \u00e8 la solitudine; tant'\u00e8 vero che il supremo conforto, la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera \u00e8 lo sfogo come con un amico (ibidem). \r\n

Quand'anche potessi credere, sarei ancora ben lungi dal poter pregare. Il pregare continuerebbe a sembrarmi il modo pi\u00f9 sfacciato di seccare Dio, il peccato pi\u00f9 nauseante di tutti, e dovrei intercalare ogni preghiera con lunghi periodi di espiazione (Elias Canetti, \u00abLa provincia dell'uomo\u00bb, 1942). \r\n

Dio \u00e8 il pi\u00f9 grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l' avr\u00e0 espiato non ne trover\u00e0 mai uno pi\u00f9 grande (ibidem). \r\n

Gi\u00e0 solo per questo non ci pu\u00f2 essere un creatore, perch\u00e9 la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile (ibidem). \r\n

Se Dio esiste dovr\u00e0 chiedermi perdono (Graffito su un muro ad Auschwitz). \r\n

L'ateismo non \u00e8 una conclusione, \u00e8 un punto di partenza (Mathieu Delarue). \r\n

Non si diventa atei per adottare delle nuove credenze, ma per diventare liberi (ibidem). \r\n

L'occultismo \u00e8 la metafisica degli stupidi (Theodor W. Adorno, \u00abMinima moralia\u00bb, 1947). \r\n

La fede solleva delle montagne; s\u00ec: delle montagne d'assurdit\u00e0 (Andr\u00e9 Gide, \u00abDiario\u00bb, 1947). \r\n

La religione \u00e8 la pi\u00f9 gigantesca utopia, cio\u00e8 la pi\u00f9 gigantesca \"metafisica\" apparsa nella storia (Antonio Gramsci, \u00abIl materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce\u00bb, 1948). \r\n

\u00c8 religione anche non credere in niente (Cesare Pavese, \u00abLa casa in collina\u00bb, 1949). \r\n

L'avvenire \u00e8 l'unica trascendenza degli uomini senza Dio (Albert Camus, \u00abL'uomo in rivolta\u00bb, 1951). \r\n

L'unica giustificazione possibile per Dio \u00e8 che non esiste (Albert Camus). \r\n

Dio \u00e8 il Silenzio, Dio \u00e8 l'Assenza, Dio \u00e8 la Solitudine degli uomini (Jean Paul Sartre, \u00abIl diavolo e il buon Dio\u00bb, 1951). \r\n

Quando Dio tace, gli si pu\u00f2 far dire quello che si vuole (ibidem). \r\n

Come si conviene, ho passato in rassegna tutti gli argomenti in favore di Dio: la sua non esistenza mi \u00e8 sembrata uscirne intatta. Egli possiede la genialit\u00e0 di farsi infirmare da tutta la sua opera; i suoi difensori lo rendono odioso, i suoi adoratori sospetto. Chi teme di amarlo non ha che da aprire san Tommaso. (Emile M. Cioran, \u00abSillogismi dell' amarezza\u00bb, 1952). \r\n

Qualsiasi fede rende insolenti: acquisita di recente, inasprisce gli istinti peggiori (ibidem). \r\n

Dio \u00e8 ateo (Giovanni Papini, \u00abIl Diavolo\u00bb, 1953). \r\n

L'esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale (Armand Salacrou, \u00abCertezze e incertezze\u00bb, 1954). \r\n

L'agnosticismo: una disciplina dello spirito che mantiene aperte tutte le porte dell'ignoto (Andr\u00e9 Malraux). \r\n

L'Umanit\u00e0 ha le stelle nel suo futuro, e il futuro \u00e8 troppo importante per essere perso a causa della sua follia infantile e della superstizione che la mantiene nell'ignoranza (Isaac Asimov). \r\n

Chiunque oggi si occupa di religione, se non per combatterla e aspettarne la fine, \u00e8 un cretino (Ardengo Soffici). \r\n

Mi \u00e8 stato pi\u00f9 facile pensare un mondo senza creatore, che un creatore pieno di tutte le contraddizioni del mondo (Simone de Beauvoir, \u00abMemorie di una ragazza perbene\u00bb, 1958). \r\n

Anche la santit\u00e0 \u00e8 una tentazione (Jean Anouilh, \u00abBecket e il suo re\u00bb, 1959). \r\n

Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l'autorit\u00e0 che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell' umanit\u00e0 (Alexander S. Neill, \u00abSummerhill\u00bb, 1960). \r\n

Chiedo ai genitori di far nascere una civilt\u00e0 su cui non pesi il peccato originale. Chiedo ai genitori di eliminare ogni necessit\u00e0 di redenzione semplicemente dicendo ai figli che essi sono nati buoni, non cattivi. Chiedo ai genitori di dire ai bambini che \u00e8 questo mondo che pu\u00f2 essere e deve essere reso migliore, di impiegare qui e ora le loro energie e non in una mitica vita eterna di l\u00e0 da venire (ibidem). \r\n

Se vogliamo che i nostri figli mantengano uno spirito sano, dobbiamo guardarci dall'insegnare loro dei falsi valori. Molte persone che hanno dei dubbi sulla religione cristiana non esitano a insegnare ai loro figli ci\u00f2 di cui loro stessi non sono convinti. Quante madri credono realmente in un inferno che brucia e in un dorato paradiso pieno di arpe? Nonostante ci\u00f2 migliaia di madri incredule sviano l'anima dei loro figli tenendo in piedi queste storie ridicole e antiquate (ibidem). \r\n

Fondamentalmente la religione ha paura della vita. \u00c8 un modo di fuggire dalla vita. Scredita la vita qui e ora, perch\u00e9 \u00e8 un semplice preliminare a una vita pi\u00f9 piena, ancora da venire (ibidem). \r\n

Dio: una spiegazione che risparmia una spiegazione (Leonard L. Levinson, \u00abDizionario della mano sinistra\u00bb, 1963). \r\n

La societ\u00e0 rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare (Jean Paul Sartre, \u00abLe parole\u00bb, 1963). \r\n

Talvolta sono tentato dal Diavolo di credere in Dio (Stanislaw Jerzy Lec, \u00abNuovi pensieri spettinati\u00bb, 1964). \r\n

I matti del cielo trovano inebriante l'essere sospesi tra l' illusione dell'immortalit\u00e0 e la realt\u00e0 della morte (Alexander Chase, \u00abProspettive\u00bb, 1966). \r\n

Meno si crede in Dio, pi\u00f9 si capisce che altri ci credano (Jean Rostand, \u00abInquietudini di un biologo\u00bb, 1967). \r\n

Ogni uomo pensa che Dio \u00e8 dalla sua parte. Il ricco e il potente lo sanno (Jean Anouilh). \r\n

C'\u00e8 gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria (Ennio Flaiano, \u00abDon't Forget\u00bb, 1967-72). \r\n

Noi viviamo, grazie a Dio, in un'epoca senza fede (Ennio Flaiano, \u00abDiario degli errori\u00bb, 1968). \r\n

Tra tutte le tirannie, una tirannia esercitata per il bene delle sue vittime pu\u00f2 essere la pi\u00f9 oppressiva. Pu\u00f2 essere meglio vivere sotto baroni ladri che sotto onnipotenti ficcanaso morali. La crudelt\u00e0 del barone pu\u00f2 ogni tanto sopirsi, la sua cupidigia pu\u00f2 in qualche misura essere saziata; ma quelli che ci tormentano per il nostro bene, ci tormenteranno senza fine, perch\u00e9 lo fanno con l'approvazione della propria coscienza (Clive Staples Lewis, \u00abGod In The Dock: Essays On Theology And Ethics\u00bb, 1970). \r\n

La Bibbia che noi conosciamo contiene elementi che sono scientificamente sbagliati, oppure anche moralmente ripugnanti. Nessuna prospettiva \"al di sopra delle righe\" pu\u00f2 convincere che tali passaggi sono il prodotto di una Saggezza Divina (Bernard J. Bamberger, \u00abLa storia del giudaismo\u00bb, 1971). \r\n

Dio mi deve delle spiegazioni (Eug\u00e8ne Ionesco). \r\n

Dottrine fantastiche (come il cristianesimo, l'islamismo o il marxismo) richiedono la fede unanime. Ma se qualcuno lancia dei dubbi sul credo di milioni, ecco che compaiono paura e odio, camere a gas e di tortura, la forca, i lavori forzati e i reparti di psichiatria (Edward Abbey). \r\n

Se l'ateismo fosse una religione, allora la salute sarebbe una malattia (Clark Adams). \r\n

Fossi stato Dio, mi sarei suicidato per liberare l'umanit\u00e0 (Nikos Lygeros, \u00abPrometeo e Atena\u00bb). \r\n

\u00abCristo, sei la vera droga!\u00bb. Cos\u00ec lo invocano i drogati della Jesus Revolution (movimento californiano); non immaginano quanto sia vero e confermato da duemila anni di storia umana (Guido Ceronetti, \u00abIl silenzio del corpo\u00bb, 1979). \r\n

Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perch\u00e9 (Gesualdo Bufalino, \u00abDiceria dell' untore\u00bb, 1981). \r\n

Pregare, altro vizio solitario (ibidem). \r\n

Dio, gigantesco eufemismo (ibidem). \r\n

Il mio scopo \u00e8 sostenere che l'universo pu\u00f2 essere nato ed esistere senza l'intervento di nessuno, e che non c'\u00e8 nessun bisogno di invocare l' idea di un Essere Supremo in una delle sue numerose manifestazioni (Peter William Atkins, prefazione a \u00abLa creazione\u00bb). \r\n

La merda \u00e8 un problema teologico pi\u00f9 arduo del problema del male. Dio ha dato all'uomo la libert\u00e0 e quindi, in fin dei conti, possiamo ammettere che egli non sia responsabile dei crimini perpetrati dall'umanit\u00e0. Ma la responsabilit\u00e0 della merda pesa interamente su colui che ha creato l' uomo (Milan Kundera, \u00abL'insostenibile leggerezza dell'essere\u00bb, 1984). \r\n

Se davvero esistessero esseri extraterrestri intelligenti, molte religioni ne risulterebbero sconvolte: verrebbe infatti meno uno dei loro cardini fondamentali, e cio\u00e8 il rapporto privilegiato tra Dio e gli uomini. La religione cristiana ne risentirebbe in particolar modo, proprio perch\u00e9 predica che Ges\u00f9 Cristo \u00e8 Dio fatto uomo allo scopo di offrire la salvazione agli uomini della Terra. Immaginare tutta una serie di \"cristi alieni\" che visitano ogni pianeta abitato assumendo l'aspetto fisico degli esseri che li abitano, suona assurdo e grottesco (Paul Davies, \u00abDio e la nuova fisica\u00bb, 1984). \r\n

Solo negli emp\u00ee sopravvive oggigiorno la passione per il divino. Nessun altro si salver\u00e0 (Gesualdo Bufalino, \u00abIl malpensante\u00bb, 1987). \r\n

Cerco Dio come un usciere va a caccia di un insolvente (ibidem). \r\n

Se Dio esiste, chi \u00e8? Se non esiste, chi siamo? (ibidem). \r\n

L'impazienza di Dio nel pubblicare il mondo non finisce di sbalordirmi. Cose cos\u00ec si tengono nel cassetto per sempre (ibidem). \r\n

Meno credo in Dio pi\u00f9 ne parlo (ibidem). \r\n

Bestemmiato a lungo stanotte, con le mani giunte, nel buio (ibidem). \r\n

Sarebbe stato pi\u00f9 gentile, da parte sua, esistere (ibidem). \r\n

Anche il miracolo ha i suoi limiti (Cesare Viviani, \u00abPensieri per una poetica della veste\u00bb, 1988). \r\n

Il pi\u00f9 grande sforzo della teologia \u00e8 stato sempre quello di scagionare Dio (Carlo Gragnani, \u00abA conti [quasi] fatti\u00bb, 1989). \r\n

Non c'\u00e8 il minimo dubbio sul fatto che il Dio del Vecchio Testamento sia un essere geloso e vendicativo; perseguendo non solo i peccaminosi ribelli ai suoi dettami, ma punendo altres\u00ec persone illuminate, che subiscono orrendi tormenti e malattie, lapidazioni e altre maledizioni (Steve Allen, \u00abSulla religione della Bibbia e sulla moralit\u00e0\u00bb, 1990). \r\n

La Bibbia \u00e8 stata interpretata al fine di giustificare tali malvagie pratiche, come per esempio la schiavit\u00f9, il massacro di prigionieri di guerra, i sadici assassin\u00ee di povere donne credute streghe, la pena di morte per trasgressioni o poligamie. Essa \u00e8 stata usata per incoraggiare rozze superstizioni e per scoraggiare il libero insegnamento di verit\u00e0 scientifiche. Non dobbiamo dimenticare che buono e cattivo confluiscono entrambi nella bibbia. E che, pertanto, essa non pu\u00f2 essere al di sopra di ogni critica (ibidem). \r\n

Nessun vero tiranno conosciuto della storia \u00e8 mai stato responsabile di un solo centesimo dei delitti, dei massacri, e di tante atrocit\u00e0 attribuite al Dio della Bibbia (ibidem). \r\n

Se noi assumiamo che non esista nessun Dio, ne segue che la moralit\u00e0 \u00e8 ancora pi\u00f9 importante che se esistesse una qualche divinit\u00e0. Se Dio esiste, la sua illimitata potenza dovrebbe rimediare, in teoria, agli squilibri nella scala della giustizia umana. Ma se non c'\u00e8 nessun Dio, allora dipender\u00e0 dall'uomo, e da lui soltanto, essere morale per quanto gli \u00e8 possibile (ibidem). \r\n

Non \u00e8 tanto l'asprezza del cuore, non sono le malvage intenzioni a guidare all'ateismo gli uomini pensanti, quanto piuttosto una scrupolosa onest\u00e0 e rigore intellettuale (ibidem). \r\n

Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore (Stefano Benni, Baol, 1990). \r\n

Huss, Savonarola, Bruno, per citare solo gli arsi vivi pi\u00f9 rinomati. Roghi motivati con l'esigenza di salvaguardare l'integrit\u00e0 di un principio. A distanza di qualche secolo sei milioni di inceneriti per un non dissimile motivo. Il fuoco elemento privilegiato nella tutela delle idee (Francesco Burdin, \u00abFrammenti di un mondo in bilico\u00bb, 1991). \r\n

Se rubi ti arrestano; se affermi che esiste Dio \u00e8 solo un'opinione. Ci\u00f2 mi ha sempre meravigliato (Manlio Sgalambro, \u00abDel pensare breve\u00bb, 1991). \r\n

Tu puoi citare cento riferimenti per mostrare che il Dio biblico \u00e8 un sanguinario tiranno, ma loro scoveranno due o tre versi che dicono \u00abDio \u00e8 amore\u00bb, e loro dichiareranno categoricamente che TU prendi le cose al di fuori del contesto! (Dan Barker, \u00abPerdendo fede nella fede: da predicatore ad ateo\u00bb, 1992). \r\n

Tu credi in un libro in cui ci sono animali parlanti, maghi, streghe, demoni, bastoni che si trasformano in serpenti, cibo che cade dal cielo, tizi che camminano sull'acqua e ogni tipo di storie magiche, assurde e primitive, e mi vieni a dire che noi siamo quelli che hanno bisogno di aiuto? (ibidem). \r\n

Non pensando criticamente, assumo che il \"successo\" delle mie preghiere sia la prova che Dio risponde, mentre gli insuccessi sono la prova che c'era qualcosa di sbagliato in me (ibidem). \r\n

Il solo immaginare che il sovrano dell'universo correr\u00e0 ad assistermi rivoltando le leggi della natura, per me \u00e8 il massimo dell' arroganza (ibidem). \r\n

La Verit\u00e0 non richiede fede. Gli scienziati non uniscono le mani ogni domenica salmodiando \u00abS\u00ec, la gravit\u00e0 \u00e8 vera! io avr\u00f2 fede! Io sar\u00f2 forte! Io credo nel mio cuore che tutto quello che va su, su, su deve venire gi\u00f9, gi\u00f9, gi\u00f9, Amen!\u00bb. Se lo facessero, potremmo pensare che siano poco sicuri della verit\u00e0 gravitazionali (ibidem). \r\n

Vivere in incognito, come Dio (Gesualdo Bufalino, \u00abCalende greche\u00bb, 1992). \r\n

Che si siano sempre pregati gli d\u00e8i \u00e8 umano, ma ci\u00f2 non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro (Mario Andrea Rigoni, \u00abVariazioni sull'Impossibile\u00bb, 1993). \r\n

Se, in qualsiasi cultura, ai bambini viene insegnato \u00abNoi siamo tutti ugualmente indegni di fronte a Dio\u00bb. Se, in qualsiasi cultura, ai bambini viene insegnato \u00abTu sei nato nel peccato e sei quindi peccatore per natura\u00bb. Se ai bambini sono dati in quantit\u00e0 messaggi come \u00abNon pensare, non far domande, CREDI e basta\u00bb. Se ai bambini vien detto \u00abChi sei tu per credere di sapere di pi\u00f9 del prete, del ministro, del rabbino?\u00bb. Se ai bambini vien detto \u00abSe tu hai valore non \u00e8 per qualcosa che hai fatto o potrai mai fare, ma solo perch\u00e9 Dio ti ama\u00bb. Se ai bambini vien detto \u00abSottomettersi a ci\u00f2 che non si pu\u00f2 capire \u00e8 l'inizio della moralit\u00e0\u00bb. Se i bambini son tirati su a forza di \u00abnon essere desideroso e sicuro di te: \u00e8 peccato d'orgoglio\u00bb. Se i bambini sono istruiti a \u00abmai pensare che tu appartieni a te stesso\u00bb. Se ai bambini viene insegnato \u00abche il tuo giudizio non deve mai essere in conflitto con le autorit\u00e0 religiose, a cui devi sempre credere\u00bb. Se, ai bambini viene detto \u00abche il proprio sacrificio \u00e8 la virt\u00f9 pi\u00f9 importante e l'abnegazione pi\u00f9 nobile\u00bb. Allora considera quali potranno essere le conseguenze della pratica di vivere coscienziosamente, o la pratica dell'autorealizzazione, o qualsiasi degli altri sei pilastri di una sana autostima (Nathaniel Branden, \u00abI sei pilastri dell'autostima\u00bb, 1994). \r\n

Le preghiere non cureranno l'AIDS. La ricerca s\u00ec (Pubblicit\u00e0 promossa dall'American Foundation for AIDS Research, a cui sono stati tagliati i fondi a causa delle lamentele dei religiosi). \r\n

Il monoteismo \u00e8 una schifezza, come tutti i dispotismi. La specie \u00e8, per natura, democraticamente politeista, a parte quell'\u00e9lite, frutto della evoluzione, che ha potuto liberarsi interamente dal bisogno del divino (Salman Rushdie). \r\n

La Chiesa \u00e8 una sposa sbandata che, in mezzo alla piazza, scopa con banchieri e diplomatici, avvelenando al tempo stesso la vita ai ragazzini che si fanno una sega (Vladimir Senakowsky). \r\n

Il miglior consiglio che posso dare a chiunque voglia far crescere un bambino felice e mentalmente sano \u00e8: tenetelo lontano dalle chiese appena potete (Frank Zappa). \r\n

Il pensiero di Dio \u00e8 totalmente assente dalle preoccupazioni quotidiane della maggioranza degli uomini contemporanei. Tuttavia, le credenze religiose quasi viscerali derivate dai millenni passati permangono in loro senza essere sradicabili [.] In realt\u00e0, per la maggior parte degli uomini Dio non esiste (Marcel L\u00e9gaut). \r\n

Quando ero ragazzino mio padre voleva che io fossi un bravo cattolico e che io mi confessassi tutte le volte che avevo pensieri impuri sulle ragazze. Cos\u00ec ogni sera io diventavo rosso a confessare i miei pensieri. Cos\u00ec successe una sera, e poi un'altra sera, e cos\u00ec via. Dopo una settimana decisi che la religione non era fatta per me (Fidel Castro, in \u00abThe Economist\u00bb, 1997). \r\n

Non c'\u00e8 in fondo che una definizione valida: l'ateo \u00e8 un credente divenuto adulto (Thomas Cleaners jr., \u00abDio, l'oroscopo e altri veleni\u00bb, 2000). \r\n

C'\u00e8 un senso del blasfemo che viene dal dolore ed \u00e8 quindi pi\u00f9 sincero di qualsiasi discorso di speranza. Il grottesco \u00e8 oggi il modo che ci pare pi\u00f9 adeguato per parlare di Dio (Franco Maresco). \r\n

La morale \u00e8 roba troppo seria per lasciarla nelle mani delle religioni (Pino Caruso). \r\n

Facile essere Dio. Difficile \u00e8 essere uomini (ibidem). \r\n

Piuttosto che pretendere da me spiegazioni sul mio comportamento, Dio dovrebbe fornirmele sul Suo (ibidem). \r\n

Il problema non \u00e8 la libert\u00e0 delle religioni ma la libert\u00e0 dalle religioni (ibidem). \r\n

Quando parlo di Dio, non \u00e8 di Dio che parlo ma dell'idea che gli uomini hanno di Dio (ibidem). \r\n

Nessuno \u00e8 pi\u00f9 pericoloso di chi crede che i propri pensieri siano i pensieri di Dio (ibidem). \r\n

Dappertutto ho constatato quanto gli uomini favoleggiano per evitare di guardare in faccia la realt\u00e0. La creazione di oltremondi non sarebbe molto grave se non venisse pagata a caro prezzo: l'oblio della realt\u00e0, e dunque la colpevole negligenza del solo mondo esistente (Michel Onfray, \u00abTrattato di Ateologia\u00bb, 2005). \r\n

Mos\u00e8, Paolo di Tarso, Costantino, Maometto, in nome di Jahw\u00e8h, Ges\u00f9 e Allah, loro utili finzioni, si danno da fare per gestire le forze oscure che li invadono, li agitano e li tormentano. Proiettando sul mondo le loro perfidie essi lo oscurano ancora di pi\u00f9 e non si liberano di nessuna pena. L 'impero patologico della pulsione di morte non si cura con un'irrorazione caotica e magica, ma con un lavoro filosofico su di s\u00e9. Un'introspezione ben condotta ottiene che arretrino i sogni e i deliri di cui si nutrono gli d\u00e8i. L'ateismo non \u00e8 una terapia, ma una salute mentale recuperata (ibidem). \r\n

Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell'epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo (ibidem).\r\n\r\n

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